Disastri da filler e botox, risarcimento del danno biologico, estetico e morale

E’ ormai all’ordine del giorno il ricorso a trattamenti estetici mirati, volti a correggere inestetismi del viso.

Frequente è l’impianto nel derma, o nel sottocutaneo, di prodotti di origine biologica o sintetica, denominati
filler”.

Queste sostanze detengono finalità terapeutiche similari, ma divergono l’una rispetto all’altra per caratteristiche biologiche e chimico-fisiche.

In ogni caso, ogni prodotto deve rispettare presìdi legali di assoluta sicurezza per i pazienti.

Pur tuttavia, plurimi sono i casi di effetti collaterali e di complicanze più o meno importanti, legate alle caratteristiche chimico-fisiche ed immunologiche della sostanza iniettata, alle modalità dell’iniezione, alla risposta dell’organismo ricevente.

Gli studi legali specializzati vengono spesso interessati da problematiche sollevate da clienti che hanno patito reazioni infiammatorie (come arrossamento, edema, eritema) più o meno associate a prurito, dolori ed ipersensibilità persistenti nella nella zona trattata, ematomi, ipercromia o ipocromia nella zona di iniezione, formazione di modularità, scarso effetto riempitivo in dipendenza delle caratteristiche del tessuto trattato (con palese inestetismo), ascessi, granulomi.

Ciò sino a giungere, nelle evenienze più gravi, ad episodi di necrosi, soprattutto in regione glabellare.

I fillers vengono classificati in permanenti, che non vengono riassorbiti (classe di rischio II-b) e riassorbibili o principalmente riassorbibili (classe di rischio III).

Va evidenziato che si tratta di dispositivi ad alta pericolosità, per cui è previsto che l’Organismo Notificato valuti con particolare attenzione la progettazione (con specifico riferimento ai dati clinici che dimostrano la loro efficacia e sicurezza) e la produzione.

Una volta ottenuta la certificazione, i filler possono essere commercializzati sul territorio italiano solo dopo la registrazione da parte del fabbricante nella apposita Banca dati dei dispositivi medici istituita presso il Ministero della Salute.

Uguali, se non maggiori, cautele sono necessarie per il botox, ossia la tossine botulinica che non viene adoperata con scopi “riempitivi”, ma al fine di precludere la mobilità muscolare, quindi con lo scopo di “distendere” la pelle (come avviene per le rughe di espressione sulla fronte o, ancora le cosiddette “zampe di gallina” intorno agli occhi).

Mentre l’acido ialuronico si può sciogliere, la tossina botulinica esplica i propri effetti nel raggio di ventiquattro ore dall’inoculazione; successivamente scompare, ma resta fisso l’effetto di tipo paralizzante, con una durata che raggiunge anche i sei mesi.

Uno degli inestetismi più frequenti che purtroppo può generare un’errata applicazione di botox è quello della “palpebra cadente“, per il quale il rimedio immediato è senz’altro quello dell’utilizzo di un valido collirio.

In ogni caso, tutti i danni procurati in seguito ad un trattamento estetico di tal genere meritano un doveroso risarcimento, sia per quanto riguarda il danno prettamente biologico (computato con l’ausilio del medico legale, su una base d’invalidità tabellare), sia per quanto concerne il danno estetico e quello morale.

Sia chiaro a tutte e tutti coloro i quali si rivolgono a questo tipo di trattamenti, che la specializzazione di medici in “chirurgia estetica”, non esiste in Italia.

I medici estetici sono coloro che si definiscono tali in ragione della loro specifica attività ed esperienza in materia.

Solamente il titolo di “specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica” garantisce che il medico chirurgo, successivamente al conseguimento della laurea generalista in medicina, abbia conseguito anche la specializzazione settoriale.

Ulteriore precauzione da prendere in ogni caso: è doveroso farsi rilasciare sempre la certificazione del farmaco utilizzato, per comprendere la natura della sostanza e, in caso di problematiche sopravvenute, comprendere anche quale sia la migliore attività riparatoria da coltivare.

Purtroppo, esiti negativi possono verificarsi (come in questo caso ripreso dai più famosi quotidiani nazionali).

Chi risulta vittima di simili evenienze non deve scoraggiarsi o chiudersi in se stesso.

Consultare uno studio legale, che possa immediatamente indirizzare verso la migliore condotta da porre in essere, è davvero fondamentale.

Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia…“, scrisse Lorenzo de’ Medici nel celeberrimo esordio de La Canzona di Bacco (la cui storia è mirabilmente celebrata nello splendido Trionfo di Bacco di Annibale Carracci, custodito a Palazzo Farnese a Roma).

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Frenare gli inestetismi dell’avanzare dell’età è sempre più possibile.

Ma reagire davanti ad un trattamento con esiti nefasti è un dovere!

Un secondo solo ….…     

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