Come è noto, a decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.
Sempre a decorrere dal 3 giugno 2020, fatte salve le limitazioni disposte per specifiche aree del territorio nazionale ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del decreto-legge n.33 del 2020, nonché le limitazioni disposte in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori ai sensi dell’articolo 1, comma 4 del decreto-legge n.33 del 2020, non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per i seguenti Stati:
a) Stati membri dell’Unione Europea;
b) Stati parte dell’accordo di Schengen;
c) Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord;
d) Andorra, Principato di Monaco;
e) Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Dunque, dal prossimo 3 giugno i turisti stranieri delle nazioni autorizzate, potranno arrivare in Italia senza obbligo di quarantena di 14 giorni.
Invece continueranno a essere vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi, quanto meno fino al giorno 15 giugno.
Volendo fare un elenco analitico, i Paesi all’interno dei quali si potrà viaggiare dal 3 giugno 2020 sono i seguenti:
Andorra
Austria
Belgio
Bulgaria
Cipro
Croazia
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Islanda
Lettonia
Liechtenstein
Lituania
Lussemburgo
Malta
Norvegia
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Principato di Monaco
Regno Unito
Repubblica Ceca
Repubblica di San Marino
Romania
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Città del Vaticano
Svezia
Svizzera
Ungheria.
Il problema sorge per alcuni Paesi nei quali non è perfetta la “reciprocità” rispetto alle previsioni normative italiane.
In Grecia, ad esempio, l’accoglienza è prevista dal 15 giugno; inoltre, per gli italiani provenienti da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna sarà necessario sottoporsi ad un test e restare in isolamento almeno sette giorni.
Sarà possibile andare in Austria esclusivamente per motivi di lavoro e con una quarantena di 14 giorni.
La Francia prevede che chi proviene dall’Italia debba autocertificare l’assenza di sintomi da coronavirus.
Ogni situazione va monitorata con attenzione, verificando il sito del Ministero degli Esteri e quello del Paese presso il quale si intende viaggiare.