La materia ereditaria rientra tra i casi per i quali è prevista la mediazione obbligatoria.
Se ci sono buon senso e ragionevolezza, davanti ad un mediatore si possono raggiungere accordi tra parenti… “serpenti”, che magari potevano sembrare impensabili, atteso il clima conflittuale e le recriminazioni di tipo emotivo ed affettivo, che spesso caricano le rispettive posizioni di ulteriore animosità.
È quello che è successo oggi in una pratica che mi ha visto come avvocato, nell’offrire la mia assistenza ad uno dei fratelli chiamati alla divisione di un’eredità paterna irrisolta.
In questi casi, occorre davvero uno sforzo personale volto ad accantonare anni di recriminazioni, al fine di perseguire nel modo più agile possibile, il risultato della formazione delle quote e dell’estinzione dell’eredità indivisa.
Spesso una mediazione con piccole rinunce, è molto meglio di anni di causa con un dispendio di energie, di stress, di danaro da anticipare, dai valori incalcolabili (spese di giustizia, perizie, nomina di custodi ed addetti alle vendite, realizzo sul mercato in termini infimi, onorari e competenze varie per i professionisti… oltre ad una persistente conflittualità familiare, a prescindere dai risultati)