L’assegno unico per figli a carico. Dalle politiche demografiche alla progressiva denatalità. Cosa c’è dietro il “family act”

Esenzione dalle tasse o sgravi fiscali per le famiglie con tanti figli a carico, premi in danaro per le madri con più bambini, gratifiche in caso di matrimonio e di natalità erogate dagli enti di assistenza, tasse a carico dei celibi (ne ho già parlato qui).

Si tratta di politiche attive in favore della famiglia che erano all’ordine del giorno durante il regime fascista in Italia.

Grandi artisti hanno decantato la necessità, da parte delle famiglie italiane, di crescere in numero e moltiplicarsi, facendosi portavoce di una politica per la quale la procreazione andava letta come obbligo sociale, necessario al fine di accrescere la forza della nazione.

L’artista Mario Biazzi della Provincia di Cremona, esemplificò il messaggio nel suo dipinto “Ascoltazione di un discorso del duce alla radio“, nel quale una numerosa famiglia italica rimaneva attenta, in silenzio, davanti al messaggio politico promanante dall’emittente radiofonica.

9-Mario-Biazzi-Ascoltazione-di-un-discorso-del-duce-alla-radio

La crescita demografica assumeva un rilievo di carattere politico, per condurre lo Stato verso approdi internazionali di dominio, con un’idea imperialista rivolta verso progetti di espansione coloniale e supremazia militare.

Oggi, in piena società atomistica e disgregante, le cose sono ben diverse e l’esigenza demografica assume prima di tutto i contorni di un problema di sostenibilità dal punto di vista della futura forza lavoro e delle garanzie previdenziali per le fasce d’età che volgono verso l’anzianità.

Ecco allora che il “Family Act”, disegno di legge dello scorso 11 giugno 2020 portato avanti dal Consiglio dei Ministri, su iniziativa del Ministro per le pari opportunità e la famiglia e del Ministro del Lavoro, mira a porre in essere politiche attive volte a “sostenere la genitorialità, la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita armoniosa dei bambini e investire sul protagonismo giovanile, nonché per favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile“.

Va segnalata la rilevanza storica e sociale del cosiddetto “Assegno unico figli a carico“, una dazione statale in favore delle famiglie con figli, con cadenza mensile, che il Governo intende corrispondere a partire dal settimo mese di gravidanza, fino al compimento dei diciotto anni di età di ogni figlio.

Per quanto ai figli con disabilità, non sussisteranno limiti di età nell’erogazione.

L’ipotesi è quella di erogare una somma di denaro, oppure riconoscere un credito d’imposta da usare in compensazione.

Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del venti per cento, così anche nel caso di figlia o figlio disabile.

Nella giornata di ieri la Camera dei Deputati ha dato il proprio consenso al progetto di legge, all’unanimità dei voti.

L’ammontare della cifra dell’assegno unico per figli a carico dovrebbe oscillare tra i 200 ed i 250 euro mensili, importi, questi, che dipenderanno molto anche dalle ulteriori misure fiscali che l’esecutivo intenderà intraprendere.

Un secondo solo ….…     

warn

Se vuoi il mio Studio è a disposizione per un primo contatto informale su WhatsApp!

whatsapp_318-136418

CLICCA QUI E SCRIVIMI CON WHATSAPP

oppure chiama al 328.7343487

psst

Se vuoi restare aggiornato su tanti temi giuridici, sociali, legati anche al mondo della storia, del costume e della società, vai sul mio canale youtube, ed ISCRIVITI!

Vola a questo link:

unnamed

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...